ROMANO TOMASSINI
nasce a Terni il 9 Gennaio del 1953.
Diplomatosi al Liceo Artistico a Roma, frequenta poi la facoltà di Architettura presso l’Università La Sapienza, e in quegli anni colleziona svariate collaborazioni con riviste di ampia diffusione. Realizza infatti le illustrazioni per “Scienza e Ignoto”, mensile relativo ad argomenti di parapsicologia ed occultismo, diretto da Leo Talamonti a partire dal 1972; disegna strisce di fumetto per il famoso studio Rosi di Roma e partecipa a sperimentazioni di musica-teatro.
Nella vita quotidiana svolge la professione di architetto: probabilmente per questo la vena artistica (non a caso l’architettura è una delle cosiddette arti maggiori) ha caratterizzato da sempre la maggior parte delle sue attività.
Oltre ad essersi dilettato nell’esercizio musicale suonando sax contralto e flauto dolce, ha volato nei cieli con l’aliante e navigato nei mari con la barca a vela.
Non ha mancato infine di cimentarsi con le arti figurative vere e proprie, approcciando, a partire dagli anni ’90, la tecnica pittorica dell’acquerello, particolarmente poetica ma difficile da padroneggiare.
Le opere da lui realizzate possono suddividersi in tre periodi. Gli acquerelli realizzati negli anni ’90 sono paesaggi che ricordano l’entroterra del centro Italia, vedute collinari o antiche costruzioni arroccate in mezzo alla vegetazione. Le opere dipinte invece nell’ultimo decennio, a partire dal 2000, sono composizioni in cui vengono ritratte le coste e i luoghi toccati durante i vagabondaggi in mare. Vengono poi gli ultimissimi lavori di questi anni, a partire dal 2008, in cui lo studio pittorico si appunta sulla visualizzazione del mare, nelle sue trasparenze e nelle sue onde.
A partire dal 2011 ha iniziato la sua carriera pubblica, inaugurando la prima di una serie di mostre a San Benedetto del Tronto, cittadina costiera delle Marche, in provincia di Ascoli Piceno.
Nel 2020, a seguito delle vicende che hanno coinvolto tutti per via della pandemia di Covid-19, Romano ha dato il via ad una nuova serie di acquerelli, che riflettono sul cambiamento climatico, con una netta virata stilistica a favore di colori e temi più forti.
Nel 2022, infine, decide di cimentarsi nuovamente, dopo averli abbandonati tanti anni prima, con i dipinti ad olio. Nascono una serie di vedute di mare e un nuovo progetto artistico ancora tutto da disegnare.